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BIO

"Nasce dal desiderio di poesia e da una ricerca sui suoni provenienti dalle radici.

Prende il nome di “Cantico dal Mare” poiché il mare

rappresenta un collante fra tante terre diverse e rende un “Unico” il mondo, così come fa la musica.


Partendo dalle nostre origini, intraprenderemo un viaggio negli abissi dei sentimenti umani, utilizzando linguaggi, ambientazioni etniche, folk e strumentazioni moderne"

Il progetto Cantico dal Mare nasce nel 2018 con l'unione di due artisti di background differenti: 

Manuela Ragusa, la voce: parte dal Teatro, infatti dal 2011 si esibisce con varie compagnie e associazioni culturali come attrice freelance; ma non solo, canta per 8 anni come “boghe di punta” nel coro Actores Alidos (partecipando come corista nel tour di Vinicio Capossela) per poi immergersi, nel pop, rock, in musical e sperimentazioni vocali con loopstation. Ad oggi frequenta il corso di canto lirico al Conservatorio di Musica di Cagliari.

Mario Pierno, chitarrista: a 18 anni inizia a esibirsi come musicista da strada, successivamente frequenta il Conservatorio di musica di Cagliari nel corso “musica e nuove tecnologie”, poi comincia a lavorare come tecnico del suono, operatore streaming, video-maker per varie associazioni culturali, service e teatri. Ma non abbandona mai la musica, entra a far parte di vari gruppi musicali spaziando dal genere funk al progressive, dal rap all'hard-rock, creando anche colonne sonore inedite in vari cortometraggi.

Ed è quando questi due mondi, apparentemente distinti, si incontrano che nasce questo progetto dal nome “Cantico dal Mare”. Tramite l'utilizzo della poesia musicale Sarda, Siciliana e Napoletana (di cui i due artisti sono originari), si vuole creare un dialogo tra diverse culture del Mediterraneo. Con l’ausilio di strumentazioni moderne, sonorità etniche, oltre che tradizionali, si attua un recupero identitario capace di sottendere la musica del passato e del presente.

Così, dopo un primo anno di studio, nel 2019, questo progetto si trova a partire per Roma, dove alla presentazione del libro su Maria Carta di Giacomo Serreli si esibisce in una versione tutta in sardo; ma non solo, nello stesso anno, a distanza di poche settimane, rappresenta la Sardegna alla fiera dell'artigianato al RHO di Milano, collaborando con altri artisti selezionati dalla Fondazione Maria Carta, oltre che con alcuni musicisti, provenienti da altri paesi, incontrati in loco.

Nei primi mesi del 2020 creano un videoclip con un arrangiamento originale del brano “Deus Ti Salvet Maria” dedicato a tutte le donne vittime di violenza, avvalendosi di un videomaker al femminile, Viviana Mura.

Sempre nello stesso anno dopo essere stati invitati a partecipare all'evento “Freemmos” svoltosi a Monteleone Rocca Doria, trasmesso in diretta su Videolina, gli artisti di Cantico dal Mare si dedicano all'incisione del loro primo disco, che avrà una prima presentazione a Luglio durante un evento organizzato dalla compagnia “Il Crogiuolo” che successivamente diverrà coproduttrice del progetto.

A fine Agosto prendono parte allo spettacolo “Città d'acqua” per la rassegna “Notti Colorate” a Cagliari organizzata e prodotta da Rita Atzeri.

Durante la pandemia realizzano diversi videoclip; tra i più importanti: “Duas e Tres”, registrato in una vecchia casa campidanese; “Barba Blu di Petralia”, con la collaborazione del Teatro Tages e del musicista siciliano Davide Campisi, girato nel suggestivo paesaggio della Sella del Diavolo con la partecipazione di “Flymedia creative drone service” ; “A Badda'” con la speciale performance del rapper Davide Stilo, girato in vari territori nuragici e ambientazioni sarde.

 

Il coraggio di rielaborare un brano della tradizione sarda è stato amplificato dalla visita al museo dedicato a Maria Carta nel paese di Siligo, nel quale si scopre una donna con un forte attaccamento alla tradizione ma con un grande desiderio innovativo, che la porta in una direzione sperimentale nella realizzazione, proprio del brano “a badda”

“A Badda' – Cantico dal Mare” , composto da Mario Pierno, prende spunto dalle musiche orientali, fonde groove funk e distorsioni crossover fino a sfociare in melodie hard rock.

 Pur restando rispettosi della tradizione sarda nella linea vocale femminile (Manuela Ragusa), si aggiungono dei versi moderni rappati dalla voce maschile di Davide Stilo in maniera così incalzante da valorizzare l'andamento del brano, dandole una dinamica rituale dionisiaca e ampliando il concetto della worldmusic odierna.

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